AUTORE: Massimo Junior D'Auria
TITOLO: Dissonanze
EDITORE: Sogno Edizioni
PAGINE: 146
8,50 €
VOTO: 9/10
Massimo Junior D'Auria è nato a Napoli nel 1989, studia Lettere Moderne alla Federico II, questa è la terza raccolta dopo "La vita degli altri" (ASE, 2009) e "Nero N.9" (Sogno Edizioni).
Ha curato anche alcune antologie per la Sogno Edizioni.
Collabora con il portale sull'editoria e sulla scrittura "Writer's dream".
L'antologia è suddivisa in 7 racconti:
Decidere da dove cominciare a recensire questa raccolta mi ha preso molto tempo, e non posso ancora dire di essere soddisfatta e sicura di quello che scriverò, certa di non essere capace di mettere in rilievo tutti gli aspetti che mi hanno colpita.
Prima di questa raccolta mi è capitato soltanto una volta di leggere un libro di genere noir, Corner's Church, e, non so se sia per il fatto che mi piacciono racconti o film piuttosto crudi e violenti, o per come sono stati scritti, mi hanno lasciato entusiasta e allo stesso tempo perplessa: mi sono sempre chiesta come possa uscire così tanta violenza e senso di distruzione dalla penna di una persona, che deve avere una mente geniale ma particolare per poter immaginare così tante situazioni in cui persone subiscono percosse e rapimenti, ognuna diversa dall'altra.
Nonostante io sia contro la violenza, apprezzo molto il genere noir: la freddezza e la decisione con cui svolgono omicidi i protagonisti è a dir poco inimmaginabile, e ogni volta, ogni racconto, ogni ferita, non può che lasciarmi a bocca aperta, senza parole e disgustata.
Anche per questo libro, ho scelto di prendermi un po' di tempo per riflettere su ciò che ho letto, per come l'ho letto e per quello che mi è rimasto.
Ripensando, quindi, ai vari racconti, sono rimasta affascinata dal modo di scrivere dell'autore: in ogni racconto c'era un protagonista diverso, ma le storie erano narrate sempre in modo tale da sembrare come se fosse una descrizione di un video di una telecamera che aveva ripreso la scena insieme alle emozioni dei presenti.
Concludo dicendo che non vedo l'ora di poter leggere una nuova opera di D'Auria, e che spero che possa avere successo per la sua bravura e particolare fantasia noir :)
Promosso a pieni voti!
Massimo, in bocca al lupo!
TITOLO: Dissonanze
EDITORE: Sogno Edizioni
PAGINE: 146
8,50 €
VOTO: 9/10
Massimo Junior D'Auria è nato a Napoli nel 1989, studia Lettere Moderne alla Federico II, questa è la terza raccolta dopo "La vita degli altri" (ASE, 2009) e "Nero N.9" (Sogno Edizioni).
Ha curato anche alcune antologie per la Sogno Edizioni.
Collabora con il portale sull'editoria e sulla scrittura "Writer's dream".
L'antologia è suddivisa in 7 racconti:
Incontro al bivio
L'uomo in nero
Quel verso a metà tra un ruggito e un barrito
Scrivere
Requiem Aeternam
E se dovessi morire?
La proposta
Questa raccolta è di genere noir, un genere più violento e senza pietà.
Non sono solita leggere e recensire antologie, per cui organizzerò la mia recensione con una modalità diversa dalle altre volte, descrivendo il racconto che più mi ha colpito, e facendo una recensione per il racconto, e successivamente una per la raccolta!
Quel verso a metà tra un ruggito e un barrito:
Amadou è un ragazzo di colore, che, come i suoi connazionali, è costretto a lavorare in condizioni pessime per pochi euro l'ora per poter sopravvivere.
Un giorno, mentre torna a casa, un uomo arriva su un furgone, e dice a chi vuole di salire, e lavorare in cambio di una paga, che, chiaramente, fa comodo a tutti. Lungo il viaggio, sentono un fischio, e tutti si addormentano. Si risvegliano nel bel mezzo di un campo di grano, se, spaventati, cercano una via d'uscita. All'improvviso sentono un "verso a metà tra un ruggito e un barrito" e la gente comincia a sparire, risucchiata dal terreno, durante la fuga disperata.
La terribile bestia da cui proviene il verso, è la morte e non ha pietà per nessuno. Ma mentre gli altri muoiono da soli, Amadou e Taiba, uno dei pochi fuggitivi sopravvissuti, trovano il cancello, una uscita verso la libertà, bloccato e restano abbracciati, pronti ad affrontare la morte.
Decidere da dove cominciare a recensire questa raccolta mi ha preso molto tempo, e non posso ancora dire di essere soddisfatta e sicura di quello che scriverò, certa di non essere capace di mettere in rilievo tutti gli aspetti che mi hanno colpita.
Prima di questa raccolta mi è capitato soltanto una volta di leggere un libro di genere noir, Corner's Church, e, non so se sia per il fatto che mi piacciono racconti o film piuttosto crudi e violenti, o per come sono stati scritti, mi hanno lasciato entusiasta e allo stesso tempo perplessa: mi sono sempre chiesta come possa uscire così tanta violenza e senso di distruzione dalla penna di una persona, che deve avere una mente geniale ma particolare per poter immaginare così tante situazioni in cui persone subiscono percosse e rapimenti, ognuna diversa dall'altra.
Nonostante io sia contro la violenza, apprezzo molto il genere noir: la freddezza e la decisione con cui svolgono omicidi i protagonisti è a dir poco inimmaginabile, e ogni volta, ogni racconto, ogni ferita, non può che lasciarmi a bocca aperta, senza parole e disgustata.
Anche per questo libro, ho scelto di prendermi un po' di tempo per riflettere su ciò che ho letto, per come l'ho letto e per quello che mi è rimasto.
Ripensando, quindi, ai vari racconti, sono rimasta affascinata dal modo di scrivere dell'autore: in ogni racconto c'era un protagonista diverso, ma le storie erano narrate sempre in modo tale da sembrare come se fosse una descrizione di un video di una telecamera che aveva ripreso la scena insieme alle emozioni dei presenti.
Concludo dicendo che non vedo l'ora di poter leggere una nuova opera di D'Auria, e che spero che possa avere successo per la sua bravura e particolare fantasia noir :)
Promosso a pieni voti!
Massimo, in bocca al lupo!
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