Elfrida, attrice e artista ormai in pensione, si trasferisce
in un paesino piccolo, in cui nessuno chiude la porta e tutti conoscono tutti.
Quando entra anche lei a far parte della piccola vita dal paese, conosce Gloria
e Oscar, una coppia di signori della sua età che si sono sposati in seguito ad
altri matrimoni, e dalla loro unione è nata Francesca, ormai 11enne. Elfrida
rimane subito attratta dal fascino di Oscar, ma, si sa, le brutte esperienze
del passato coinvolgono sempre il presente e il futuro, ed Elfrida non dichiara
il suo feeling speciale per lui, fino a quando, in una brutta serata in cui lei
è ospitata a casa del cugino Jeffrey in Cornovaglia, Gloria e Francesca vengono
a mancare in seguito ad un incidente… Oscar rimane tagliato fuori dal
patrimonio, che va ai due figli avuti dal matrimonio precedente di Gloria, e
quindi si ritrova persino senza casa: la fortuna di Oscar è stata possedere
metà villa a Creagan, in cui decide di stabilirsi insieme ad Elfrida, appena
tornata dal soggiorno. Naturalmente la fiamma tra i due si accende quasi
immediatamente, nonostante le difficoltà a superare l’accaduto e dimenticare
parte del passato da parte di Oscar, ma Elfrida, donna forte e comprensiva,
riesce a rimanergli accanto, trovando le soluzioni ai problemi più complessi e
sapendolo aiutare.
Ho apprezzato questo romanzo rosa, in quanto è una storia
originale, scorrevole e piacevole da leggere.
La prima parte, però, l’ho trovata piuttosto lenta e per
niente accattivante, come invece è stata la seconda parte del libro.
In questo romanzo sono trattati alcuni argomenti in modo
particolare: l’amore, la morte e la rinascita.
L’amore è visto come punto centrale di tutta l’opera, a
partire dalla narrazione iniziale concentrata sulla vita di Elfrida.
Successivamente l’argomento viene ripreso con Oscar, e anche con Sam e Carrie,
due figure di cui non ho parlato per non
svelare nulla J,
per quanto riguarda la parte negativa dell’amore: i tradimenti e gli “insuccessi”.La morte, invece, come ho detto già nella descrizione della trama, è compresa negli argomenti perché Oscar ha vissuto in prima persona la morte di due persone a lui carissime, e anche perché proseguendo nella storia si incontra un altro personaggio (continuo a non svelare nulla J) che con la sua morte, donerà un po’ di tranquillità e di felicità ai due protagonisti, seppur lasciando quel vuoto e il dispiacere che tanto caratterizza questo avvenimento.
La rinascita è un po’ la rivincita dell’autrice su tutte le
cose negativa che avvengono nella narrazione: come nella realtà, nella vita si
trovano alti e bassi, e così a momenti di sfortuna e dolore se ne alternano
altri di buona sorte e serenità.
Non è una lettura impegnativa, accessibile a tutti,
nonostante la lunghezza del libro (500 pagine), scritte però in caratteri
grandi e con un’impaginazione particolare.
Il mio voto è stato un 7, dato che non ho trovato in questo libro un qualcosa che mi abbia colpita profondamente, e da come ho sentito parlare dell'autrice, mi aspettavo qualcosa in più e di diverso..
Commenti
Posta un commento