Eccoci qui, con un nuovissima recensione de " Le nostre parole" il libro sotto esame oggi è...
AUTORE: Khaled Hosseini
TITOLO: Mille splendidi soli
EDITORE: Piemme Edizioni
PREZZO: 12 euro
PAGINE: 408
A quindici anni, Mariam non è mai stata a Herat. Dalla sua "kolba" di legno in cima alla collina, osserva i minareti in lontananza e attende con ansia l'arrivo del giovedì, il giorno in cui il padre le fa visita e le parla di poeti e giardini meravigliosi, di razzi che atterrano sulla luna e dei film che proietta nel suo cinema. Mariam vorrebbe avere le ali per raggiungere la casa del padre, dove lui non la porterà mai perché Mariam è una "harami", una bastarda, e sarebbe un'umiliazione per le sue tre mogli e i dieci figli legittimi ospitarla sotto lo stesso tetto. Vorrebbe anche andare a scuola, ma sarebbe inutile, le dice sua madre, come lucidare una sputacchiera. L'unica cosa che deve imparare è la sopportazione. Laila è nata a Kabul la notte della rivoluzione, nell'aprile del 1978. Aveva solo due anni quando i suoi fratelli si sono arruolati nella jihad. Per questo, il giorno del loro funerale, le è difficile piangere. Per Laila, il vero fratello è Tariq, il bambino dei vicini, che ha perso una gamba su una mina antiuomo ma sa difenderla dai dispetti dei coetanei; il compagno di giochi che le insegna le parolacce in pashtu e ogni sera le dà la buonanotte con segnali luminosi dalla finestra. Mariam e Laila non potrebbero essere più diverse, ma la guerra le farà incontrare in modo imprevedibile. Dall'intreccio di due destini, una storia che ripercorre la storia di un paese in cerca di pace, dove l'amicizia e l'amore sembrano ancora l'unica salvezza.
I destini di queste due donne si incrociano.
L'Alleanza che si crea tra le due ragazze, giorno dopo giorno é sempre più forte senza mai cedere...ognuna avendo in cuor suo la responsabilità del bene dell'altra.
La forza di volontà di andare avanti é forte, e non molla mai.
All'inizio, come la maggior parte delle volte succede, la mia attenzione è stata attratta dalla copertina e dall'autore, lo stesso di "Il cacciatore di aquiloni".
Lo lasciai nella mia libreria per tantissimo tempo, mai pronta per un libro che, già dalle voci sul web, descrivevano come molto intenso.
Leggere un libro di una cultura diversa dalla propria non è facile: bisogna riuscire a trasformare le parole lette in scenari veri..in situazioni mai viste nella propria società. Fare ricerche su quel paese, come se si partisse per un viaggio, da cui si fa ritorno alla fine del libro, ma mai uguali a prima.
AUTORE: Khaled Hosseini
TITOLO: Mille splendidi soli
EDITORE: Piemme Edizioni
PREZZO: 12 euro
PAGINE: 408
A quindici anni, Mariam non è mai stata a Herat. Dalla sua "kolba" di legno in cima alla collina, osserva i minareti in lontananza e attende con ansia l'arrivo del giovedì, il giorno in cui il padre le fa visita e le parla di poeti e giardini meravigliosi, di razzi che atterrano sulla luna e dei film che proietta nel suo cinema. Mariam vorrebbe avere le ali per raggiungere la casa del padre, dove lui non la porterà mai perché Mariam è una "harami", una bastarda, e sarebbe un'umiliazione per le sue tre mogli e i dieci figli legittimi ospitarla sotto lo stesso tetto. Vorrebbe anche andare a scuola, ma sarebbe inutile, le dice sua madre, come lucidare una sputacchiera. L'unica cosa che deve imparare è la sopportazione. Laila è nata a Kabul la notte della rivoluzione, nell'aprile del 1978. Aveva solo due anni quando i suoi fratelli si sono arruolati nella jihad. Per questo, il giorno del loro funerale, le è difficile piangere. Per Laila, il vero fratello è Tariq, il bambino dei vicini, che ha perso una gamba su una mina antiuomo ma sa difenderla dai dispetti dei coetanei; il compagno di giochi che le insegna le parolacce in pashtu e ogni sera le dà la buonanotte con segnali luminosi dalla finestra. Mariam e Laila non potrebbero essere più diverse, ma la guerra le farà incontrare in modo imprevedibile. Dall'intreccio di due destini, una storia che ripercorre la storia di un paese in cerca di pace, dove l'amicizia e l'amore sembrano ancora l'unica salvezza.
Queste due ragazze hanno età, genitori, vite completamente diverse, ma appena si avvicina la guerra e l'età per prendere marito, ogni speranza viene persa, lasciando che l'unica soluzione per non aggravare sulle spalle dei genitori durante la guerra sia..sposarsi..anche con persone che non amano.
I destini di queste due donne si incrociano.
L'Alleanza che si crea tra le due ragazze, giorno dopo giorno é sempre più forte senza mai cedere...ognuna avendo in cuor suo la responsabilità del bene dell'altra.
La forza di volontà di andare avanti é forte, e non molla mai.
"Mille splendidi soli" mi ha trasmesso tantissimo, ed era da tanto tempo che non leggevo un libro di questo spessore culturale, emotivo e sociale.
All'inizio, come la maggior parte delle volte succede, la mia attenzione è stata attratta dalla copertina e dall'autore, lo stesso di "Il cacciatore di aquiloni".
Lo lasciai nella mia libreria per tantissimo tempo, mai pronta per un libro che, già dalle voci sul web, descrivevano come molto intenso.
Leggere un libro di una cultura diversa dalla propria non è facile: bisogna riuscire a trasformare le parole lette in scenari veri..in situazioni mai viste nella propria società. Fare ricerche su quel paese, come se si partisse per un viaggio, da cui si fa ritorno alla fine del libro, ma mai uguali a prima.
La tua mente si trasforma, rendendo la realtà molto più crudele di quello che ci fanno credere.
Khaled Hosseini in ogni parola lascia sempre qualcosa, sensazioni, emozioni come Forza, Volontà, Sacrificio e Amore. Perché solo grazie a queste cose si riesce ad andare avanti in un mondo dove la donna é sottomessa in ogni cosa.
All'inizio questa storia sembra appartenere ad un altro mondo: donne maltrattate, pestate senza motivo...ma basta accendere il televisore su un telegiornale, per capire che lo stesso problema, é anche qua. É vero non c'è la guerra, ma i maltrattamenti, le brutte parole sono tutte realtà.
Ross
Ciao Rossella.
RispondiEliminaQuesto è un libro stupendo. Forte. Di spessore notevole.Tragico. Ma è anche un libro di speranza. Speranza perchè le cose possono cambiare. Perchè ci si può unire e fare fronte comune contro il "nemico". Perchè se le donne smettono di farsi la guerra e si sotengono l'una con l'altra c'è spazio per il cambiamento.
Adoro Hosseini e questo libro mi ha dato molto. Mal di stomaco, rabbia, lacrime, tenerezza, dolcezza.
Si questo libro regala moltissime emozioni, anche contrastanti tra di loro.
EliminaMi fa piacere sapere che altre persone hanno provato ciò che ho provato io.
Speriamo in un cambiamento, partendo anche da libri come questi