TITOLO: Il club dei ricordi perduti
AUTORE: Ann Hood
EDITORE: Tre60
PAGINE: 352
9,90 euro
VOTO: 8.5/10
Ann Hood è nata a Rhode Island ed è cresciuta ascoltando i racconti del padre, ufficiale della Marina, sui suoi oltre vent’anni passati in giro per il mondo. Queste storie l’hanno sempre affascinata, spingendola a diventare assistente di volo. Dopo essersi trasferita a New York, ha conseguito una specializzazione in Letteratura americana e ha cominciato a collaborare con importanti quotidiani e settimanali, come The Washington Post, Glamour e Paris Review.
"É facile essere felici quando non hai perso nulla!"
Il pensiero costante di Mary, giovane donna giornalista, dopo la morte della piccola figlia, Stella, è questo. Dalla spensierata felicità e alla buona carriera, piena di amici e di amore, alla depressione, al disastro e alla neutralità nei confronti di un mondo esterno in continuo cambiamento, mentre lei, invece, è rimasta a quel terribile fatidico giorno.
"Anche mentre piangeva pensò quanto fosse stupefacente che in una persona le lacrime non finissero mai", si rende improvvisamente conto Mary, quando le sembrava di aver perso tutto ciò che avrebbe potuto perdere. E invece, nota che la vita è un continuo scambio di emozioni e di relazione, ognuna delle quali può crescere e fortificarsi, ma anche diminuire sino a svanire.
Ed è a questo punto che la sua amicizia con delle estranee, conosciute su consiglio della madre, con cui il rapporto sta andando sempre più a rotoli, comincia a diventare di un'importanza più che fondamentale. Un'importanza vitale.
"Le strinse la mano e le sussurrò: <Se hai bisogno di parlare, ci sono!>"
La vita umana è l'argomento principale del libro. Tutte le sfaccettature dell'umanità sono presenti in questo libro. La capacità dell'autrice di riportare emozioni ed esperienze dei personaggi è a dir poco straordinaria!
Qui potete trovare la pagina che la casa editrice ha dedicato sul libro e in cui potete trovare un'anteprima.
Il pensiero costante di Mary, giovane donna giornalista, dopo la morte della piccola figlia, Stella, è questo. Dalla spensierata felicità e alla buona carriera, piena di amici e di amore, alla depressione, al disastro e alla neutralità nei confronti di un mondo esterno in continuo cambiamento, mentre lei, invece, è rimasta a quel terribile fatidico giorno.
"Anche mentre piangeva pensò quanto fosse stupefacente che in una persona le lacrime non finissero mai", si rende improvvisamente conto Mary, quando le sembrava di aver perso tutto ciò che avrebbe potuto perdere. E invece, nota che la vita è un continuo scambio di emozioni e di relazione, ognuna delle quali può crescere e fortificarsi, ma anche diminuire sino a svanire.
Ed è a questo punto che la sua amicizia con delle estranee, conosciute su consiglio della madre, con cui il rapporto sta andando sempre più a rotoli, comincia a diventare di un'importanza più che fondamentale. Un'importanza vitale.
"Le strinse la mano e le sussurrò: <Se hai bisogno di parlare, ci sono!>"
La vita umana è l'argomento principale del libro. Tutte le sfaccettature dell'umanità sono presenti in questo libro. La capacità dell'autrice di riportare emozioni ed esperienze dei personaggi è a dir poco straordinaria!
Qui potete trovare la pagina che la casa editrice ha dedicato sul libro e in cui potete trovare un'anteprima.
http://www.tre60libri.it/generi/narrativa_generale/il_club_dei_ricordi_perduti_9788867020195.php
All'inizio il libro può sembrare un po' tetro e triste, ma in seguito, quando si comincia a capire meglio Mary, la storia prende anche maggior senso. L'autrice ha scritto un libro che racconta delle storie di donne sopravvissute a dolori e disastri inimmaginabili, e il loro unico conforto è il lavorare a maglia.
Dà anche una nuova visione di quell'hobby che spesso viene associato alle nostre nonne, e quindi lasciato passare senza dargli alcuna importanza. Nel libro viene anche inserita una nota maschile: c'è anche un uomo che tutte le frequentatrici del club del mercoledì aiutano perché riesca, nel giorno di Natale, a donare una coperta di lana al suo compagno, sul punto di morte.
Quindi..... è un libro di vita, pieno di consigli e di buoni propositi per chi vuole sfuggire da dolori, sofferenze e insoddisfazioni!
All'inizio il libro può sembrare un po' tetro e triste, ma in seguito, quando si comincia a capire meglio Mary, la storia prende anche maggior senso. L'autrice ha scritto un libro che racconta delle storie di donne sopravvissute a dolori e disastri inimmaginabili, e il loro unico conforto è il lavorare a maglia.
Dà anche una nuova visione di quell'hobby che spesso viene associato alle nostre nonne, e quindi lasciato passare senza dargli alcuna importanza. Nel libro viene anche inserita una nota maschile: c'è anche un uomo che tutte le frequentatrici del club del mercoledì aiutano perché riesca, nel giorno di Natale, a donare una coperta di lana al suo compagno, sul punto di morte.
Quindi..... è un libro di vita, pieno di consigli e di buoni propositi per chi vuole sfuggire da dolori, sofferenze e insoddisfazioni!
bel libro!:) l'ho giusto preso anch'io in biblioteca la settimana scorsa!
RispondiEliminautile anche il link che hai messo per l'anteprima!:)
ora mi dedico alla lettura: mi hai fatto venire ancora più voglia di leggerlo!
grazie Marg!=)spero ti piaccia!=)
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