Lo scorso weekend siamo andate a LibrarVerona, io e Rossella ne abbiamo approfittato per unire idee e pensieri, e molto presto vedrete cose bellissime (speriamo!) in questo blog!
Nel frattempo, e aspettando il post con tutte le foto che non riusciamo mai a caricare, vi lasciamo con la recensione di The Giver.
The giver
- Lois Lowry -
Giunti editore
pagine 176 - € 12,00
"Jonas è un adolescente che vive in un mondo perfetto. Nella sua Comunità non ci sono più guerre, differenze sociali o sofferenze. Tutto ciò che può causare dolore o disturbo è stato abolito, compresi gli impulsi sessuali, le stagioni e i colori. Le regole da rispettare sono ferree, ma tutti i membri della Comunità si adeguano al modello di controllo governativo che non lascia spazio a scelte individuali.
Ogni unità famigliare è formata da un uomo e una donna a cui vengono assegnati un figlio maschio e una femmina. Ogni membro della Comunità svolge la professione che gli viene affidata dal Comitato degli Anziani nella cerimonia annuale di dicembre. E per Jonas quel momento cruciale sta arrivando..."
1993. Ventidue anni fa Lowry aveva già scritto un romanzo così moderno e così attuale che anche oggi, nel 2015, non smette di colpire le anime e le coscienze dei lettori.
Una trama provocatoria, dai termini di "f**k the system". Incoraggia la libertà, quella di scelta soprattutto, e il desiderio di emancipazione.
Fa comprendere quanto ogni piccolo dettaglio della nostra vita sia degno di ammirazione e di apprezzamento. E anche il dolore, che Jonas dovrà provare tramite i ricordi, è ciò che porta alla saggezza. In effetti, quante volte abbiamo "imparato la lezione"? E quante, dopo vari anni e dopo tante cicatrici, ci siamo detti: "Nonostante tutto ne è valsa la pena. Sono quel che sono grazie a quello"?
Ormai una settimana fa, ho letto il post di Juliette - Sweety Readers, e, dato che questo libro l'ho letto in lingua originale (inglese), ho pensato di consigliarlo a chi è alle prime armi e vorrebbe leggere un libro semplice ma coinvolgente in lingua.
Il linguaggio, infatti, è tutt'altro che complesso, e la classificazione di "young adult", effettivamente, comprende già uno stile di scrittura non difficile, e temo che, se si legge in italiano, possa risultare persino un po' troppo adolescenziale (soprattutto se si è abituati a libri di genere completamente diverso).
Quindi, perché non inserirlo nella vostra lista se non lo avete ancora letto, come "lettura utile ed interessante in lingua inglese"?
♥
Libro molto particolare, specie se si pensa al pubblico di riferimento.
RispondiEliminaSì, stupisce e fa riflettere molto.
EliminaE forse, appunto, il fatto che sia young adult, rappresenta un altro spunto di riflessione!